domenica 28 febbraio 2010

Questo è l'articolo di Carlotta De Leo
uscito il 21 Febbraio 2010 su Corriere Roma.it
L'allarme: senza interventi urgenti le "Phoenix canariensis" in 2 anni scompariranno.
Abiti neri e mascherina bianca: i "palmiers" fanno il funerale alle palme
I difensori delle piante di Roma minacciate dal punteruolo rosso ne celebrano le esequie ogni sabato

Entrano in azione i “palmiers”, i difensori delle palme di Roma. Ogni sabato un gruppo di persone scende in piazza per richiamare l’attenzione dei passanti sull’epidemia silenziosa causata dal punteruolo rosso (Rhynchophorus ferrugineus), il coleottero che sta divorando tutte le chiome della Capitale (e non solo). Secondo gli esperti, senza interventi urgenti, le palme Phoenix canariensis scompariranno dalla Capitale entro poco tempo, due anni al massimo.
MANIFESTAZIONI OGNI SABATO – Nessuno slogan, piuttosto una singolare manifestazione silenziosa raccontata in un blog. I palmiers si piazzano sotto una pianta secca o moribonda. Hanno indosso abiti neri e una maschera bianca sul volto. Sul petto, un cartellone con la domanda «Lo sai che questa palma è morta?». Sono già due settimane che i palmiers celebrano questi «funerali» in pubblico a mezzogiorno: il 13 febbraio si sono visti in piazza Vittorio, mentre il 20 hanno triplicato gli appuntamenti (in contemporanea) toccando largo XXI Aprile, piazza San Giovanni e piazza Brin a Garbatella. Lo scopo è attirare l’attenzione dei romani e fargli alzare la testa in modo che possano vedere le chiome flosce e secche. «La reazione delle persone è molto positiva – spiega Antimo Palumbo, storico degli alberi, in prima linea nella la battaglia -. Siamo riusciti a produrre nei passanti un "movimento del collo” e una consapevolezza. Quasi tutti, infatti, dopo aver letto il cartello alzavano gli occhi verso la palma colpita rendendosi conto di una realtà che fino ad allora era per loro invisibile».
Ma chi sono i palmiers? «Sono persone che si stanno impegnando per salvare le palme secolari – ammette Palumbo -. Vogliamo attirare l’attenzione sull’esigenza primaria di risorse e interventi a livello nazionale per fermare questa emergenza». I palmiers, insomma, vogliono dare voce all'agonia delle palme e amplificarla affinché l'epidemia silenziosa faccia rumore e convinca i politici ad agire. «Finora le istituzioni hanno alzato le braccia con rassegnazione e indifferenza - aggiunge Palumbo - . Noi vogliamo invece che sia decretata l’emergenza nazionale e che si stanzino finalmente dei fondi per combattere questa battaglia».
MANIFESTAZIONE IL 10 APRILE – I palmiers hanno anche creato un gruppo su Facebook (Movimento per la difesa delle palme) per organizzare i nuovi blitz. Il gruppo serve anche per informare i cittadini su questa epidemia che sta devastando il paesaggio italiano. È in fase di organizzazione una grande manifestazione silenziosa che si svolgerà la mattina di sabato 10 aprile per richiedere l'intervento dello Stato con la richiesta di emergenza nazionale.

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